domenica 26 aprile 2015

PREFAZIONE DEL BLOG

Cerco sempre il modo giusto per condividere le idee e i pensieri che mi attraversano … ed ho trovato … qualcosa per spiegare quello che voglio dire …  ed è esattamente quello che ho in mente anche se a volte uso parole e scritti di altri.… le idee e i concetti sono come la musica e la poesia … si scrivono e si leggono, per prendere e lasciare qualcosa agli altri, anche se solo forse è un modo egoistico di metterti in evidenza e di far capire  che ci “sei”. …
L’importante è far conoscere quello che in un determinato momento … senti e quello che sei
Ogni giorno scorrono mille pensieri nella nostra mente. Ogni giorno ne volano via altrettanti. Dicono che in realtà il cervello registra tutto, che c’è una memoria, inconsapevole, dove tutto quello che viviamo lascia un segno.  Dicono, ma io non ho ancora trovato il modo di attingervi quando e come preferisco e sento che troppo spesso molte idee mi sfuggono da sotto il naso, come una bella farfalla di primavera.
Appuntare pensieri sconnessi, frasi rubate, riflessioni (in)concluse che non solo non voglio vadano perse, ma soprattutto spero possano essere fonte di ispirazione per qualcun altro.
Condividere idee è il modo migliore per partorirne di nuove.
A volte sono le parole più inusuali o le persone più inaspettate che danno il tocco magico al baco e lo fanno diventare farfalla. 
Scrivo spesso, per riassumere quello che vedo , per raccontare alla gente cosa succede nel mondo; naturalmente usando il mio punto di vista, che in quanto tale è soggettivo e opinabile.
La farfalletta (La vispa Teresa) . Luigi Sailer (1825 - 1885)

La vispa Teresa
avea tra l’erbetta
A volo sorpresa
gentil farfalletta
E tutta giuliva
stringendola viva
gridava a distesa:
“L’ho presa! L’ho presa!”.
A lei supplicando
l’afflitta gridò:
“Vivendo, volando
che male ti fò?
Tu sì mi fai male
stringendomi l’ale!
Deh, lasciami! Anch’io
son figlia di Dio!”.
Teresa pentita
allenta le dita:
“Va’, torna all’erbetta,
gentil farfalletta”.
Confusa, pentita,
Teresa arrossì,
dischiuse le dita
e quella fuggì.

Questa filastrocca è un invito a mettersi sempre dalla parte della farfalla. Cercare di capire il punto di vista del più debole e mostrare che dietro ogni gesto, che a noi può sembrare innocuo, si nasconde una realtà diversa, quella di chi invece subisce i nostri comportamenti come letali. Ma per farlo ci vuole umiltà, che ormai, più che virtù dei poveri, è virtù di pochi. Se spesso io mi sento una farfalla stretta in un pugno soffocante, mi auguro che aumentino le vispe Teresa che, arrossendo, siano in grado di aprire le mani e far volare via il maggior numero di farfalle possibile.

Avete mai visto questo video, che per altro sta riscuotendo un notevole successo su Internet? Piaccia o no, credo che difficilmente possa lasciare del tutto indifferenti.

Un uomo cieco chiede l'elemosina per strada, aiutandosi con un cartello dove appare la scritta: 
 “Sono cieco, aiutatemi per favore”. 
Quasi nessuno si accorge di lui, finché una ragazza non cambia la scritta precedente con una nuova:                                                                                                                       
 “Oggi è una splendida giornata, ma io non posso vederla”.                                           
Ed ecco il miracolo: i passanti notano l'uomo, che viene sommerso da una pioggia di monete.
Poco importa che si tratti di un video pubblicitario, se può suggerire una riflessione sul potere delle parole:
Non conta solamente cosa diciamo, ma anche come lo diciamo. Soprattutto se si tratta delle nostre emozioni!
Quante volte ci limitiamo a dire che stiamo bene o stiamo male, pur sapendo alla perfezione il mondo di sfumature che si cela dietro alle nostre affermazioni a dir poco telegrafiche. E quante volte ci capita di dire qualcosa a una persona usando delle parole esagerate, sbagliate, fuori luogo, per poi pensare:                  
se solo avessi saputo trovare le parole giuste 
Ecco che la ricerca del vocabolo giusto al posto giusto non è soltanto un esercizio da linguisti o un vezzo sofisticato, ma una vera e propria necessità per migliorare la nostra vita quotidiana. Pensate: il vocabolario italiano è composto all'incirca da 200000 lemmi, ma le parole utilizzate abitualmente non sono più di 7000 e questo numero si abbassa radicalmente se consideriamo le conversazioni di base. Quindi come possiamo recuperare le parole desuete che abbiamo dimenticato o scoprirne di nuove senza dover aprire il pesante e polveroso dizionario di casa? 
 Ancora una volta il web ci viene in aiuto … e se siete curiosi: cercate in quanto, la ricerca porta   conoscenza e   forse siamo tutti un po’ filosofi …
La filosofia (dal greco φιλοσοφία, composto di φιλεῖν (philèin), "amare", 
e σοφία (sophìa), "sapienza", ossia "amore per la sapienza"

A questo aggiungo che per trascrivere i miei pensieri userò i personaggi della famiglia “Munito” cosicché mi potrò concedere qualche licenza in più, cercando di non sconfinare ..

Naturalmente questo blog conterrà cose di psicologia, poesia,racconti,favole,qualcosa sulla cucina, certamente le barzellette, e non meno importante le cose del mio lavoro ... io sono uomo di benna, più che di penna .. diciamo cosi: con la benna mi sfamo con la penna mi sfogo ... va mo là!

Nell'elenco delle pagine, troverete i link per aprire gli altri blog's della Munito's Family.
P.S. Spero di essermi spiegato .. e buon proseguimento.

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